ISTITUZIONE

BANDI

MODULISTICA

DOCUMENTI

COMUNICAZIONE

RASSEGNA STAMPA

MEDIA

METEO

LINK UTILI

CONTATTACI

SEGNALAZIONI

COMUNICAZIONE :: NEWS

18/01/2013

IMPIANTO COMPOSTAGGIO IN PIEDIMONTE S. GERMANO

Parere negativo al progetto per la realizzazione di un impianto di produzione di ammendanti in Piedimonte San Germano

 

 

 

La realizzazione di un nuovo impianto di produzione di ammendanti per l’agricoltura da ubicare in Piedimonte San Germano, tra le frazioni Volla e Ruscito, è stata oggetto di discussione in seno al Comitato Esecutivo chiamato a dare un parere sull’impatto ambientale dell’opificio, che ricade in area consortile.

Il progetto è stato trasmesso al Comune di Piedimonte San Germano da una società bergamasca e su di esso si è già negativamente espressa la stessa Amministrazione Comunale con una delibera della Giunta Comunale.

Fortemente critica con il progetto anche l’associazione di categoria agricola Coldiretti.

Il progetto prevede il recupero di rifiuti urbani (35.000 tonnellate) e speciali (5.000 tonnellate) per la produzione di compost da utilizzare in agricoltura.

L’esecutivo consortile ha affrontato l’argomento nella seduta di ieri (presente il presidente, dottor Pasquale Ciacciarelli, il vice presidente Walter Corsetti ed i consiglieri Antonio Trelle, Giuseppe Trelle e Carlo Ferdinandi), soffermandosi, in particolare sull’impatto ambientale che l’impianto arrecherebbe sulla rete idrica di propria competenza.

All’unanimità è stato stabilito di richiedere alla Regione Lazio – Direzione Ambiente, che “il progetto per la realizzazione di un impianto per ammendanti per l’agricoltura da frazione organica differenziata non venga approvato e che venga impedita la localizzazione nell’area indicata”.

Il presidente Ciacciarelli evidenzia che “il sito su cui dovrebbe sorgere l’impianto è prettamente agricolo e come tale non compatibile per l’insediamento di una simile struttura sia sotto il profilo ambientale che igienico-sanitario.

L’impianto produrrebbe effetti negativi ai vicini centri abitati (Ruscito, D’Aguanno, Castelluccio, Volla e Piumarola) ma anche alle numerose aziende agricole ubicate nelle immediate vicinanze.

Il progetto, inoltre, è particolarmente deficitario sull’aspetto degli scarichi idrici le cui conseguenze negative si ripercuoterebbero decisamente sui vicini corsi d’acqua ed in particolare su quelli di competenza del Valle de Liri (Rio Vernile, Fosso Ruscito e del Rio Spalla Bassa), dai quali si attinge acqua per uso irriguo”.

 E’ stato evidenziato che i punti critici del progetto sono rappresentati dalle interferenze con le attività limitrofe, dalle emissioni di esalazioni nell’atmosfera, dai citati scarichi idrici, dall’impatto sul paesaggio agricolo e dagli effetti sulla salute pubblica.

Le aree circostanti l’impianto sono anche a rischio esondazione con conseguente pericolo di inondazione dell’impianto e conseguente inquinamento delle aree circostanti e dei corsi d’acqua di recapito.

L’attività di compostaggio presenta dei rischi di tipo sanitario relativi al sito in cui si produce per i lavoratori e per la popolazione residente, mentre l’utilizzo del compost in agricoltura potrebbe essere fonte di pericoli diversi (citotossicità e bioaccumulo)”.

Carlo Ferdinandi, membro dell’Esecutivo del Valle del Liri e referente della zona su cui dovrebbe sorgere l’impianto, ha ricordato che “il progetto viene riproposto per la seconda volta a distanza di cinque anni, addirittura quasi raddoppiando la quantità di rifiuti da trattare (da 25 a 40.000 tonnellate); la zona interessata è fortemente abitata e a vocazione agricola, vi insiste un vincolo idrogeologico ed classificata inedificabile; è in un contesto agricolo e in presenza di importanti corsi d’acqua utilizzati a fini irrigui.

Tra l’altro l’area interessata è una piccola zona industriale individuata nel ’70 dal Comune, non dal Consorzio di Sviluppo Industriale, per cui l’eventuale insediamento creerebbe anche notevoli problemi urbanistici e di viabilità”.

La  delibera, con la quale il Comitato esecutivo del Consorzio di Bonifica Valle del Liri ha espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto, verrà ora trasmessa per competenza alla Direzione Ambiente della Regione Lazio cui spetta il compito di valutare, favorevolmente o meno, l’Impatto ambientale dell’impianto.

INDIETRO