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16/10/2013

PECORINO DOP DI PICINISCO: INIZIATIVE

Un seminario tecnico, aperto a comunità, amministratori, allevatori e giovani, si è tenuto nel Palazzo Ducale di Atina, ad iniziativa dell’Arsial in collaborazione con l’associazione “Pecorino di Picinisco Dop” ed il comune di Picinisco, per illustrare al comparto ovi-caprino locale, ma anche ai giovani che volessero intraprendere l’attività, le straordinarie opportunità di sviluppo e di sostegno economico legate al riconoscimento del marchio DOP (Denominazione Origine Protetta) assegnato al Pecorino di Picinisco.

            Il sindaco di Picinisco, Marco Scappaticci, che si è particolarmente attivato per sviluppare questo settore, ha ricordato che “il riconoscimento della Dop al Pecorino di Picinisco è un’opportunità economica di cui potrà beneficiare tutta la Valle di Comino”.

Infatti il disciplinare di riconoscimento Dop assegna al territorio di ben venti comuni  (Picinisco, Pescosolido, Campoli Appennino, S. Donato Valcomino, Alvito, Settefrati, Vicalvi, Posta Fibreno, Fontechiari, Casalvieri, Gallinaro, Casalattico, Villa Latina, Belmonte Castello, Terelle, Vallerotonda, Acquafondata e Viticuso) l’opportunità di ospitare allevamenti ed impianti di trasformazione degli animali da cui si può produrre il pregiato prodotto che ha riscosso un notevole successo alla Fiera internazionale del formaggio di Bra.

Il Comune di Picnisco crede molto in questa opportunità di sviluppo e non a caso ha già provveduto ad assegnare il proprio territorio demaniale in fida pascolo agli allevatori. La Dop è un passo decisivo e importante che dobbiamo percorrere per accrescere la produzione e le aziende, favorendo nuova economia e nuova occupazione per questa valle. Ringrazio l’Arsial per questo inconntro che consente di prendere coscienza degli adempimenti necessari a non perdere le opportunità di sviluppo che la Dop riserva”.

 I tecnici dell’Arsial, a partire dal dirigente del Servizio Sistemi Rurali, Sit e Qualità, Claudio Di Giovannantonio, hanno chiaramente sviscerato tutti i numerosi aspetti legati all’attivazione della Dop del Pecorino di Picinisco, come la necessità dell’emersione aziendale, l’implementazione delle deroghe igienico-sanitarie, i finanziamenti e sostegni previsti da PAC e PSR, il suolo dell’associazionismo regionale a supporto della zootecnica locale, e gli adempimenti per la sicurezza alimentare.

Per quest’ultimo aspetto sono intervenuti anche i funzionari dell’Asl di Frosinone, servizio veterinario.

A nome degli allevatori, il segretario dell’Associazione “Pecorino di Picinisco DOP” ha illustrato le problematiche del settore che creano gravi difficoltà e per superare le quali ritiene positivo il supporto dell’Arsial, dell’Asl e delle istituzioni in genere.

Sostegno convinto è venuto anche dal sindaco di Atina, Silvio Mancini “disponibile anche all’apertura in municipio di uno specifico sportello informativo per agevolare le procedure burocratiche degli allevatori e per indirizzare e favorire nuove imprenditorialità

Il presidente del Consorzio di Bonifica Valle del Liri di Cassino, dottor Pasquale Ciacciarelli, ha ricordato che “l’Ente è ora impegnato, oltre che nei suoi compiti strettamente istituzionali di bonifica del territorio e servizio di irrigazione, anche nel sostegno ed affiancamento delle iniziative di promozione delle eccellenze agricole locali come il Peperone pontecorvese, il tabacco Kentucky, il fagiolo cannellino e quindi anche il Pecorino di Picinisco. Il nostro compito istituzionale è importante se è vero, come evidenziato nel disciplinare, che per avere il riconoscimento della Dop gli animali devono essere alimentati con foraggi freschi per il 70% di provenienza locale. Lo sviluppo della DOP del pecorino è occasione di sviluppo economico, di nuova occupazione, di valorizzazione di tutto l’indotto collegato, come il turismo ambientale e culturale. Per questo riteniamo indispensabile attivarci tutti insieme (istituzioni, comuni, organizzazioni agricole, coltivatori ed allevatori) per promuovere e valorizzare prodotti tipici locali come il Pecorino Dop, ma inserendo queste azioni all’interno di una strategia complessiva capace di attirare nuove fasce turistiche e, al tempo stesso, di aggredire, con questi nostri straordinari prodotti, i mercati nazionali ed internazionali troppo spesso lasciati a beneficio di prodotti che in molti casi non possono vantare la tradizione, la qualità, la bontà e le peculiarità organolettiche che hanno invece prodotti come il Pecorino di Picinisco”.

L’Arsial terrà a breve altri seminari tecnici nei comuni della Valle perché, come ha ammonito Di Giovannantonio, “i tempi sono stretti e gli adempimenti da portare a termine sono tanti per non correre il rischio di perdere un’occasione unica e strategica per lo sviluppo socio-economico di tutta la Valle di Comino”. 

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