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26/07/2012

CONVEGNO PIANO CASA S.GIORGIO A LIRI 23.07.2012

Il saluto del Presidente dott. Pasquale Ciacciarelli
al convegno su
"Piano Casa al servizio del territorio
tra novità ed innovazione normativa".

Il nuovo Piano Casa della Regione Lazio ha aperto notevoli opportunità ai cittadini anche nelle zone agricole, consentendo ampliamenti e miglioramenti edilizi che possono arrecare vantaggi importanti anche all’imprenditoria agricola. 

Inoltre, lo stesso Piano Casa, art.6 comma 1, prevede specifiche competenze di garanzia per i consorzi di bonifica, per cui l’organizzazione di questo incontro-dibattito, in collaborazione con l’Angap, è stata una scelta strategica del Valle de Liri che vuole cogliere l’occasione per incontrare i propri associati  insieme a tecnici della Regione Lazio, in particolare l’architetto Dino Lieghi, della Commissione Testo Unico Edilizio ed Urbanistico, e del dottor Emanuele Calcagni, i quali illustreranno le principali caratteristiche del Piano Casa con particolare riferimento agli aspetti riguardanti le sue ricadute in zona agricola. 

Saluto con piacere, quindi, tutti i cittadini ed imprenditori agricoli presenti ma anche  i tecnici e gli amministratori locali, perchè la partecipazione a questo convegno costituisce l’occasione per approfondire e discutere una tematica importantissima per il rilancio dell’economia agricola, del settore edilizio e del patrimonio immobiliare esistente insieme ad autorevoli tecnici della Regione Lazio.
L’attivazione del nuovo Piano Casa voluto dalla regione Lazio è certamente volto alla ripresa di un settore stagnante ma predominante dell’economia del nostro territorio, quello edilizio, e la sua importanza strategica, per la ripresa dello sviluppo, è particolarmente significativa nel gravissimo momento di crisi economica che stiamo attraversando. 
Le competenze del Consorzio, come espressamente indicate dal citato art. 6 comma 1 del Piano casa consistono nell’espressione di un parere da esprimere entro 60 giorni, in caso contrario verrà considerato come silenzio-assenso.
Certamente, a livello burocratico, esso non deve e non rappresenterà un ostacolo oppure un rallentamento del pur semplice iter necessario per realizzare gli ampliamenti e le opere previste dalla legge.

 E mi soffermo a ricordare, in particolare,

1.    il premio di cubatura del 35% di cui potranno godere gli edifici demoliti e ricostruiti;

2.         il recupero a fini abitativi del 20% dei volumi accessori che addirittura è senza limiti per i coltivatori diretti, oppure

3.         il recupero ai fini residenziali delle pertinenze agricole  entro il limite del 50% delle abitazioni esistenti e comunque entro il limite di mq 70.

Cioè per gli agricoltori e le imprese agricole sarà possibile realizzare abitazioni in un fondo agricolo per le diverse esigenze senza consumare ulteriore territorio.
 Il Piano Casa, quindi, costituisce una
risposta concreta alle aspettative delle famiglie; occasione di rilancio dell’edilizia, opportunità per il rinnovo del patrimonio immobiliare esistente, occasione di tutela del territorio attraverso Piani di Riqualificazione Ambientale, delle periferie e meno consumo di suolo agricolo.
Non posso che auspicare, pertanto, che questo incontro odierno costituisca l’occasione per aiutare ancora di più cittadini ed amministratori ad “avvicinarli” maggiormente alle straordinarie opportunità offerte dal Piano Casa, favorendo una crescita esponenziale degli interventi da parte dei cittadini.
 
Del resto è questo l’obiettivo principale che ci siamo preposti insieme all’ANGAP, e per questo sono certo che i tecnici-relatori saranno particolarmente incisivi anche sulle semplificazioni burocratiche previste dalla legge e sui costi accessibili che gli interventi prevedono. 
Sono convinto che il ricorso alle opportunità offerte dal Piano casa possa consentire ai nostri associati l’occasione per migliorare il patrimonio immobiliare sia abitativo che aziendale favorendo anche migliori condizioni di vita e di lavoro.

 

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